Scoprì che i primi erano degli anni Venti. Fino ad allora il sale era tenuto in un barattolo o in una piccola coppetta, poichè era igroscopico e bisognava sbriciolarlo con le dita. Quando la Morton Salt, di Chicago, introdusse nel sale il carbonato di magnesio- fu possibile metter il sale in contenitori sigillati e nacque il primo spargisale. Poichè in tavola il pepe viene di solito servito con il sale, e a quei tempi non si era così conoscitori da sapere che il pepe va macinato al momento del’uso, sulla tavola arrivò la coppia di spargisale e pepe. Una coppia che dura ancora ai nostri giorni e che nel corso degli anni ha avuto un successo incredibile.
All’inizio erano in porcellana, come quelli del 1925, della manifattura tedesca Goebel, oggi divenuti oggetti preziosi, o d’argento come quelli Liberty inglesi. Con la Grande Depressione degli anni Trenta, le fabbriche non potevano più proporre pezzi importanti come vasi o servizi da tavola e iniziarono a produrre su scala industriale i spargisale e pepe, incontrando il favore del pubblico.
Erano un souvenir piccolo e poco costoso e l’avvento della plastica fece nascere portasale e pepe che si potevano vendere a poche lire. Con gli anni la fantasia fece il resto (chi non ha visto uno spargipepe a forma di torre di Pisa o di mucca o di bottiglietta di Coca Cola?).