L’anice stellato oltre che utilissimo in cucina ha numerose proprietà: espettoranti e fluidificanti; stimolante della digestione, combatte le infezioni urinarie e riduce il dolore cronico.
Del suo alto potenziale terapeutico si sono accorti anche i ricercatori dell’azienda farmaceutica Roche che hanno estratto uno dei suoi componenti, l’acido shikimico, per utilzzarlo per la produzione dell’antivirale e antinfluenzale oseltamivir. Occorrono circa due chili e mezzo di anice stellato per ottenerne 100 grammi. Ma questa non è l’unica sostanza preziosa contenuta in questa spezia. Anche l’anetolo, la molecola che regala il caratteristico aroma di liquirizia, ha importanti proprietà antivirali, antibatteriche e antiinfiammatorie.
Secondo alcuni ricercatori giapponesi l’anice stellato impedisce la crescita del virus Epstein Barr responsabile della mononucleosi. Alcuni ricercatori tedeschi hanno scoperto che blocca al 99% la riproduzione del virus herpes simplex (HSV1). Da alcuni esperimenti condotti sugli animali, alcuni ricercatori coreani hanno scoperto che alcuni principi attivi dell’anice stellato possono ridure lo shock settico, un’infezione batterica che può causare la morte. Sono in corso alcune ricerche per valutare una possibile attività contro il virus responsabile dell’HIV e dell’AIDS.
L’uso più comune è come espettorante: durante un attacco di influenza una bevanda a base di anice stellato aiuta a mantenere i polmoni puliti, allevia i sintomi del raffreddore e rende più veloce la guarigione.
Tè all’anice stellato
Utilizzate sempre frutti interi, cioè facendo attenzione che le stelle siano intere, non tanto per un fattore estetico ma per controllare che siano sani con all’interno i semi. Per verificare la freschezza prendete un carpello tra le dita e strizzatelo finché non sguscia fuori il seme. Se a questo punto non sentite un forte profumo, vuol dire che è vecchio. Non comprate mai l’anice stellato in polvere, che perde immediatamente l’aroma, e che può essere facilmente sofisticato.
Macinate con un mortaio o con un macinino elettrico, dedicato alle spezie, tanti frutti quanti ne servono per ottenere mezzo cucchiaio di polvere, e mettetela in una tazza d’acqua e portate a ebollizione. Lasciate riposare mezzora, filtrate. Potete berne sino a 3 tazze al giorno.