La diagnosi di allergia alle spezie è piuttosto difficile se non vi è una correlazione diretta tra sintomo e spezia anche perché spesso si utilizzano delle miscele, per questo è difficile stabilire da soli quale sia l’aroma che ha scatenato la reazione allergica. Inoltre, si è più portati a focalizzarsi sui cibi che non su condimenti e sulle spezie utilizzati. La diffusione dell’uso delle spezie che c’è stata negli ultimi anni, ha incrementato il problema e si stima che il 3% della popolazione mondiale soffra d’allergia a una o più spezie.
Secondo i medici, le spezie che più comunemente stimolano il sistema immunitario sono il sesamo, la cannella, il pepe nero e la vaniglia e inoltre i soggetti già allergici a piante come la betulla e l’artemisia corrono il rischio di esserlo anche ad alcune spezie.
Mentre per i prodotti cosmetici si è garantiti dalle etichette che attestano l’aggiunta di profumi e d’ingredienti speziati, le spezie per uso di cucina non sono sottoposte a nessuna norma, e si possono comprare dappertutto, dal supermercato, all’erborista o via internet. Il suggerimento degli allergologi è quello di fare sempre attenzione alle etichette dei prodotti e, in particolare se si è allergici di essere sempre attenti alla possibilità che le diciture siano ingannevoli. Per esempio la polvere delle cinque spezie può arrivare ad averne sette, mentre il pimento (anche chiamato Allspice) ne contiene una sola. Tra l’altro, è bene ricordare che miscele con nomi simili o identici non hanno necessariamente uguali ingredienti e che esistono diversi tipi di curry, ciascuno frutto di un mix di spezie differenti.
L’unico modo per avere la certezza di essere allergici è eseguire i test per le intolleranze alimentari. Nell’ attesa di conoscere i risultati sarà meglio sospendere l’uso di qualsiasi prodotto contenente spezie.