A seguito dell’inverno piovoso che c’è stato nel sud della California quest’anno, sulle montagne di Santa Monica e in tutte le zone circostanti vi è una fioritura di piante locali come i lupini e la focelia che colorano la terra di rosso e di blu. Ma le colline e i prati sono coperti anche da una fioritura gialla brillante che ammanta d’oro tutto il panorama. Una meraviglia! dicono i turisti. Non sono dello stesso parere le Guardie nazionali dei parchi e i ricercatori che si occupano di botanica locale. Essi si trovano a dover fronteggiare un problema: queste piante contribuiscono in maniera rilevante a propagare gli incendi.
In mezzo alle piante selvatiche native (che danno la fioritura rossa e blu) infatti vi è un intruso che sta invadendo in modo aggressivo queste terre. E’ la Brassica nigra, meglio conosciuta come senape nera, che sta colonizzando tutta la zona, a discapito delle piante locali.
La pianta della senape fu portata dall’Eurasia sulla costa del Pacifico da colonizzatori spagnoli che la volevano coltivare per farne uso come spezia. Ma trovando un habitat favorevole presto si sparse dovunque diventando invasiva. Infatti la si trova lungo le autostrade, sulle colline e sulle montagne, dove in questa stagione spande i suoi fiori gialli.
Le piantine di Brassica germinano presto durante l’inverno, crescono molto in fretta arrivando a più di un metro e mezzo con i loro gambi spessi togliendo la luce solare alle piante native più piccole. Inoltre propagandosi con una fitta rete di radici sottraggono acqua a tutte le piante circostanti. Per questo motivo l’erba dei prati diventa secca prematuramente già all’inizio dell’estate e funge da innesco per gli incendi. Le piante di senape, diventano anch’esse secche, spargono in terra migliaia di semi e bruciano facilmente propagando gli incendi. Inoltre essendo alte trasportano le fiamme anche agli alberi. Inoltre nelle aree bruciate ricrescono più facilmente di altre piante locali, tornando a tappezzare intere aree.
Le guardie nazionali dei parchi della zona si impegnano a piantare specie native per combattere la Brassica ma sanno che è una impresa disperata.