La settimana scorsa in America è stata festeggiata “La giornata del Presidente”. Una commemorazione non dedicata a Trump bensì a George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, che nacque dopo la sua morte.
In occasione di questa festa gli americani sono soliti preparare una torta chiamata Washington cake. Le versioni di questa torta sono numerose ma tutte contengono una quantità abbondante di spezie tra le quali noce moscata, chiodi di garofano e cumino; ribes e uvetta sultanina.
La nascita di questa torta ha diverse origini ormai leggendarie. Secondo quanto c’è scritto nel libro The Market Book, di Thomas De Voe (1862), una schiava, conosciuta come Mary Washington che era rimasta per molti anni al servizio di George Washington, quando fu liberata aprì un piccolo nezozio dove rivendeva latte, uova, burro e piccoli dolcetti. Essendo rimasta molto affezionata al Presidente decise di preparare per il giorno del suo compleanno un dolce che a lui piaceva molto e che lei chiamò Washington cake. Lo preparava in una dimensione davvero grande, lo metteva su un tavolo alle cui spalle c’era un ritratto del Presidente e lo serviva a fette con del punch e del caffè. La gente ogni anno si metteva in coda per avere una fetta del dolce e per brindare al suo ricordo.
Secondo altre fonti il Washington cake risale alla madre di Geoge Washington, Marta che scrisse il libro di ricette Martha Washington’s Booke of Cookery and Booke of Sweetmeats. Secondo la ricetta contenuta nel libro si mischia della farina bianca con molta noce moscata, cannella e cumino, molto zucchero, moltissimo ribes, lievito di birra sciolto in acqua tiepida, burro fuso fno ad ottenere un impasto che va cotto per due ore. In pratica sembra un plum cake molto speziato che a volte viene ricoperto di glassa.