Un gruppo di scienziati in Brasile e in Irlanda ha condotto degli studi, pubblicati sulla rivista Trends in Plant Science, sulla possibilità di ottenere pomodori piccanti utilizzando le nuove tecniche di ingegneria genetica. Agustin Zsogon, dell’Universidade Federal de Viçosa in Brasile, nel corso di un’intervista, ha spiegato che l’idea sarebbe quella di utilizzare le molecole chiamate capsaicinoidi, che sono responsabili della piccantezza in una trentina di varietà di peperoncini appartententi alla speci Capsicum annuum. Il genoma di questa specie è stato completamente studiato. E ora è possibile dosare la piccantezza modificando i geni nei peperoncini, cosa sino ad ora impossibile. Inoltre la coltivazione dei peperoncini non è facile poichè risente della siccità, della tipologia del terreno e della presenza di insetti nocivi.
Per contro, il pomodoro è facilmente coltivabile, nel corso degli anni il suo genoma è stato completamente esplorato. Sono già stati ottenuti pomodori geneticamente modificati come quelli, per esempio, che inglobano delle proteine che impediscono ai frutti di gelare e provengono da pesci polari. Inoltre- poichè essi sono il risultato di un’evoluzione della pianta del peperone, che dura da più di 11 milioni di anni- contengono già nel loro genoma tutti i geni necessari per esprimere la piccantezza. Occorre quindi ricostruire il genoma riorganizzando i geni perchè esprimano il piccante. Inoltre si spera, con questi riarrangiamenti di riuscire a trasferire anche le proprietà benefiche del peperoncino.
In futuro quindi, dopo ulteriori studi, arriveranno sul mercato i pomodori piccanti. Riusciranno a sostituire i peperoncini ?