Lo zenzero è una spezia preziosa con numerose proprietà curative. In una classifica di 1000 prodotti alimentari è situato al terzo posto per il suo contenuto di antiossidanti, con più di 40 molecole attive. E’ anche un ottimo anticinetico (anti nausea e mal d’auto), ma qui vogliamo enfatizzare le sue proprietà antinfiammatorie riconosciute da millenni: da sempre è usato in India nella medicina Ayurvedica. In Thailandia, lo zenzero trova applicazione nel Muay Thai (un’antica disciplina sportiva simile alla boxe): la radice, pestata e mescolata con altre erbe, viene applicata in caso di traumi, strappi, stiramenti, ematomi e contusioni. Impacchi con radice fresca di zenzero sono molto utili contro i dolori in generale.
Come fare
- Fate bollire 1 litro d’acqua in una grande pentola che mantenga il calore, l’ideale è che sia di ghisa o di rame
- Mentre bolle, grattuggiate lo zenzero con una grattugia con fori grossi. Il movimento per grattuggiare deve essere rotatorio. Non avanti e indietro. In questo modo non si intasa la grattugia e non si spreca prodotto. Ne servono circa 150 grammi.
- Mettete lo zenzero grattuggiato in un sacchetto di tela o semplicemente in uno strofinaccio e chiudete con uno spago senza schiacciarlo.
- Quando l’acqua bolle, abbassate la fiamma al minimo perchè continui a restare calda, strizzate bene il vostro sacchetto sopra la pentola per far scendere il succo e poi immergetevi il sacchetto che non deve essere troppo stretto per lasciare che l’acqua circoli bene all’interno, senza far disperdere lo zenzero. E’ un metodo più pratico, più igienico e più salutare che buttare lo zenzero direttamente nell’acqua. Se i pezzetti venissero direttamente a contatto con la pelle potrebbero causare irritazioni. L’acqua non deve assolutamente bollire, ma restare molto calda poichè alla temperatura di ebollizione lo zenzero perde le sue proprietà.
- A questo punto l’acqua dovrebbe essere diventata gialla e si dovrebbe sentire ovunque il forte odore dello zenzero. Spegnete e togliete dal fuoco, strizzate il sacchetto con una pinza o con una forchetta perchè rilasci tutto il suo succo.
- Lasciate raffreddare abbastanza da poter maneggiare l’acqua senza scottarvi, ma facendo in modo che resti il più calda possibile. Immergetevi un piccolo asciugamano e poi strizzatelo sopra la pentola per recuperare il liquido in eccesso e stendetelo sulla parte che è dolorante. E’ meglio non farsi gli impacchi da soli ma farseli da qualcuno per potersi stendere e restare rilassati.
- L’impacco deve essere il più caldo che si riesce a sopportare. Ma fate attenzione a non scottarvi e a non scottare chi deve fare l’impacco. Non copritelo con altri asciugamani o con plastica, per mantenere più a lungo il calore, ma semplicemente rinnovate l’impacco appena si raffredda. Non tenete compresso l’impacco con le mani e non fate massaggi. Dovrebbe restare caldo circa 5 minuti, a seconda della sua temperatura di partenza (non tutti sopportiamo nello stesso modo il calore). Continuate a fare impacchi per 20-30 minuti finchè la pelle sarà di un colore rosso vivo.
- L’acqua allo zenzero mantiene la sua potenza massima per circa tre ore, poi si scarica e se necessitate di fare impacchi per più giorni dovrete rinnovare lo zenzero ogni giorno. Ma non buttate l’acqua. Potrà essere usata per un pediluvio caldo rilassante prima di andare a dormire o il mattino dopo per strofinarsi vigorosamente il corpo con un’azione stimolante.
Gli impacchi di zenzero agiscono sulla circolazione del sangue e smuovono i fluidi corporei nelle aree stagnanti. La stagnazione si manifesta sotto forma di dolore, infiammazione, rigidità e gonfiore, disturbi che vengono attenuati dagli impacchi.
Nota. Se avanzate della radice di zenzero, avvolgetela bene in un sacchetto di carta e poi in un sacchetto di plastica e mettete in frigorifero. Secondo alcuni si conserva molto bene anche in un barattolo pieno di sabbia.