In numerose interviste egli ha fatto notare come in India non sia diffuso l’Alzheimer e ritiene che il merito sia proprio della curcuma. Parecchi medici e ricercatori sembrano condividere questa opinione.
Diversi studi epidemiologici hanno evidenziato come davvero nella popolazione anziana indiana- nella cui dieta la curcuma ha giocato un ruolo molto importante e quotidiano- le malattie neurologiche, e in particolare l’ Alzheimer, hanno una bassa incidenza.
La curcumina, il principio attivo della spezia, sembra proprio avere un’azione protettiva nei confronti delle malattie neurodegenerative. I meccanismi molecolari con i quali agisce sono numerosi e in gran parte ancora sconosciuti. Ma alcuni studi preliminari hanno dimostrato che essa attiva la produzione di bilirubina, una sostanza antiossidante, che protegge il cervello dagli attacchi dei radicali liberi. Altri studi hanno evidenziato che blocca la distruzione della mielina, la sostanza che avvolge e protegge i nostri nervi. Michael Caine sembra avere ragione.