La cannella, è ben di più di un aromatizzante di molti dolci. Uno studio preliminare- condotto dai ricercatori del Columbia University Medical Center di New York, pubblicato sull’autorevole rivista American Journal of Obstetrics & Gynecology– aveva come obiettivo quello di valutare se la cannella potesse avere qualche effetto positivo sulla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), una malattia che colpisce dal 5% al 10% delle donne in età fertile e che si ritiene sia causata da una insensibilità all’insulina. La terapia prevede alcuni farmaci – tra cui quelli per il diabete – la dieta, e trattamenti naturali come l’omeopatia. Tra i sintomi più evidenti vi è un’irregolarità del ciclo mestruale e una conseguente infertilità, acne, aumento di peli sul viso o sul corpo e diradamento dei capelli.
Lo studio
E’ stato condotto su 45 donne affette da PCOS, che sono state divise in due gruppi: a uno è stato somministrato 1,5 g di cannella, sotto forma di integratore; all’altro gruppo un placebo, ogni giorno per sei mesi. Le donne che hanno completato il processo erano 16 per il gruppo “cannella” e 5 per il gruppo “placebo”. Dopo 6 mesi di test, le donne che avevano assunto la cannella mostravano un miglioramento significativo nella regolarità e nel tempo del ciclo mestruale, con una media di quasi quattro periodi mestruali, rispetto al gruppo di controllo. Due donne del gruppo “cannella” hanno poi riferito gravidanze spontanee dopo tre mesi di trattamento, ossia sono rimaste incinte senza ulteriori aiuti.
Sebbene sia stato dimostrato che l’assunzione della cannella agisce sul ciclo mestruale e favorisce la fertilità, non è stato dimostrato un rapporto di causa/effetto e un meccanismo d’azione della cannella. Per contro non sono stati evidenziati degli effetti secondari negativi nelle donne che l’hanno assunta ad alto dosaggio.