Scegliete uno stampo classico rettangolare non troppo alto per non compromettere l’equilibrio del dolce quando lo rovesciate nel piatto di portata. Mettete lo zucchero, per caramellarlo, direttamente nello stampo, se ha un fondo spesso ed è antiaderente. Altrimenti utilizzate una padellina antiaderente con il fondo molto spesso. In entrambi i casi mettete il recipiente sul fuoco basso sino a che inizia a caramellare, senza mai girarlo o toccarlo con un cucchiaio ma solo agitando un pochino il recipiente. Fate attenzione che lo zucchero sciogliendosi non diventi scuro, poichè darebbe un sapore amaro a tutto il dolce. Quando lo zucchero è sciolto e ha un bel colore dorato fate in modo che rivesta tutto il fondo dello stampo.
Aggiungete il composto che avete preparato. Sistemate il vostro stampo in un recipiente che lo contenga e lasci un bordo tutto attorno di 3-4 cm. Mettete acqua bollente nel recipiente arrivando a circa un centimetro dal bordo dello stampo e ponete il tutto nel forno a 170° per circa 1 ora, coprendolo per quasi tutto il tempo di cottura con un foglio di alluminio perchè la superficie non si colori. Il dolce è cotto quando, toccando con un dito la superficie, è abbastanza soda, ma non dura.
La cottura è l’aspetto più difficile e il dolce risulta perfetto quando le fette sono sode ma non dure (troppo molli indicano una bassa cottura) e non presentano dei buchini (che indicano che è troppo cotto) e dipende molto dal singolo forno. Dovrete quindi fare qualche prova prima di raggiungere la giusta cottura. L’acqua del bagno maria deve essere calda ma non bollire (in tal caso, aggiungete qualche cucchiaio di acqua fredda). A fine cottura lasciare raffreddare il dolce, anche in frigorifero. Al momento di servire, passate la lama di un coltello lungo i bordi dello stampo e mettetelo due o tre minuti a bagno in un dito di acqua calda per sciogliere lo zucchero sul fondo. Aiutandovi con il piatto di portata rovesciate lo stampo, facendo scendere lo zucchero.