Versate, nella tipica “Coppa dell’amicizia” valdostana, il caffè, che deve essere lungo e bollente, meglio se preparato per infusione diretta e non espresso; aggiungete lo zucchero, le scorze d’arancio e di limone e le spezie. Cospargete l’orlo dei beccucci della coppa con zucchero, bagnandolo poi con un po’ di genepin e versandone il resto nel caffé. Appiccate il fuoco al liquido, rimestando con un cucchiaio e lasciando bruciare fino a quando lo zucchero sul bordo non sia caramellato. I convitati berranno, una volta spenta la fiamma con il coperchio, uno dopo l’altro e in senso antiorario, dai diversi beccucci della coppa (“à la ronde”).
Nota. La grolla, originaria della Valle d’Aosta, è solitamente realizzata al tornio e rifinita con intagli a mano, utilizzando legni di noce o di acero, che conferiscono al contenuto un sapore particolare e sono in grado di resistere al calore. Ha una forma alta e stretta. La coppa dell’amicizia più bassa e larga rispetto alla grolla, anche se molti le confondono, è un recipiente di legno con coperchio e vari beccucci, sempre originario della Valle d’Aosta, utilizzato per le serate conviviali con gli amici. I beccucci servono appunto per bere a rotazione.