Lo zahatar è un mix di spezie molto popolare nell’area dell’ex impero Ottomano (Libano, Egitto, Turchia, Siria, Israele e Giordania). In Israele è molto di moda, così come in Palestina dove lo ritengono un ingrediente tipico della loro cucina. In Libano, i bambini vengono cresciuti a pane e zahatar poiché si crede che esso irrobustisca il corpo e la mente.
Anche se come spesso accade con le spezie, non c’è una sola miscela, ma ogni casa ha la sua, la classica è un mix di timo, origano, sesamo, summacco e sale. In questa miscela il sesamo offre un flavour di noci e di legno, il timo è aromatico e il summacco regala le sue note aspre (è un ottimo sostituto del limone). Spesso vengono aggiunte anche issopo, salvia, maggiorana e menta. In particolare, in Giordania, il summacco è prevalente, tanto è vero che lì la miscela ha un colore rosso; in Libano aggiungono anche bucce d’arancia essiccate; in Israele l’issopo è tutt’oggi molto utilizzato e il governo lo ha definito pianta protetta per salvarla dall’estinzione.
Molto versatile lo zahatar è usato semplicemente mischiato con olio per intingerci il pane, i bagel, la pitta o il manakish, una specie di pizza diffusa in tutto il medio oriente; in Palestina viene servito con ceci e olive e si mangia oltre che nella colazione del mattino, anche nello spuntino di metà mattina, servito con hummus; viene aggiunto al labne, yogurt che ha la consistenza di un formaggio; si usa per insaporire carni e verdure.