Pepe della Tasmania

Famiglia: Winteraceae

Caratteristica della pianta. E’ un arbusto con un’altezza variabile da 2 a 10 metri, foglie lanceolate e molto aromatiche di 4-10 cm di lunghezza. Gli steli sono rossi, i fiori color crema o bianchi compaiono d’estate, seguono i frutti bilobati che vengono raccolti in autunno e sono essiccati fino alla primavera. E’ una pianta coltivata anche nei giardini perchè attira gli uccelli.

Falso pepe. Non appartiene al genere delle Piperaceae come il Piper Nigrum (pepe nero, bianco, rosa o grigio) o il Cubebe o il pepe lungo, pur avendo caratteristiche aromatiche simili. Per questo viene indicato come un falso pepe, insieme al pepe di Sichuan, di Guinea, di Giamaica.

Origine. Tasmania e Australia, in particolare delle regioni Victoria  e nuova Scozia.

Paesi produttori. Tasmania e Australia.

Paesi utilizzatori: soprattutto Australia e Tasmania, e in Cornovaglia.

Parti utilizzate: bacche essiccate.

Stagionalità: autunno.

Componenti. Il sapore pungente è dovuto a una dialdieide (polygodial) con sesquiterpeni presente anche nella  Persicaria hydropiper (pepe d’acqua), pianta della quale si usano le foglie nella cucina giapponese, ma non le bacche.

Tipologie in vendita: frutti essiccati (bacche).

Aspetto. Bacche piccole nere, raggrinzite, simili a quelle del pepe nero.

Odore: profumato e pungente.

Sapore. Appena in bocca ha un sapore dolce, quasi zuccherino a cui segue un aroma pungente intenso che dura poco, ma dà un senso di intorpidimento, come il pepe di Sichuan.

Scala di intensità: 5.

Impieghi. Molto usata in Australia, questa spezia viene aggiunta a tutti i piatti locali, come l’hamburger di emu, le bistecche di canguro. Usata anche da alcuni chef che propongono la cucina del “bush” australiano, di moda soprattutto negli Stati Uniti. Esportata in Giappone dove viene usata come ingrediente del wasabi. Poco usato in Europa il pepe di Tasmania può essere macinato come il pepe nero su qualsiasi piatto, meglio se di carne rossa. Ottimo con le melanzane. E’ particolarmente adatto da usare per marinare carni saporite o per aromatizzare un olio per condire i cibi cucinati sul barbecue. Inoltre le bacche possono esser pestate per insaporire pani, patè di carni e di fegato e formaggi tra i quali la feta. Ma, come tutte le spezie pepate e pungenti, si accompagna bene con i dolci di cioccolato, i gelati e le bevande calde come cioccolata e cappuccino.

Suggerimenti per l’acquisto. Non facile da trovare, non ha veri sostituti. La spezia che più si avvicina come sapore è quella del pepe d’acqua, altrettanto difficile da trovare.

Consigli per l’uso. Nelle lunghe cotture usate le bacche intere perchè perdono l’aroma. Usarne poco perchè tende a sovrastre gli altri aromi, se lo usate al posto del pepe ne basta circa un decimo.

Conservazione. In barattoli sigillati, in ambiente asciutto e al buio.

Proprietà benefiche. Usata da tempo immemorabile  nella medicina dagli aborigeni australiani, che erano attratti dal profumo di questa pianta. Ha proprietà antimicrobiche e stomachiche (favorisce la digestione e l’appetito) ed era usata per combattere lo scorbuto.

Storia. Nel xix secolo è stato scoperto anche il suo valore come spezia nella cucina e fu esportata in Cornovaglia, dove viene chiamata Cornish pepper leaf ed è abbastanza usata.

Curiosità. In cottura ha la particolarità di colorare di rosso il cibo, più o meno vivacementa a seconda del grado di essiccazione delle bacche, proprietà che può essere utile per colorare un formaggio o una salsa cremosa.